È dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo.
È dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo. Nel 1750 il vescovo di Oria, Mons. Castrese Scaja fece demolire la vecchia struttura in stile romanico del XIII secolo, pericolante dopo il disastroso terremoto del 20 febbraio 1743. Due colonne del tempio furono acquistate per ottomila ducati per abbellire la cappella della Reggia di Caserta.
La nuova chiesa fu aperta al culto intorno nel 1756 dal vescovo De Los Rejes. Spicca la facciata in carparo locale. A sinistra si erge la torre dell'orologio e, dietro, quella campanaria. Il tutto è poi dominato dalla superba cupola policroma. All'interno presenta una pianta a croce latina divisa in tre navate: una struttura che è valsa l'appellativo "San Pietro in piccolo". Si possono ammirare pregiati marmi e stucchi, quattro preziosi candelabri in bronzo e artistiche statue tra le quali quelle dei Santi Medici di scuola veneziana e quella del protettore San Barsanofio di scuola napoletana.
In occasione del recente restauro, sono venute alla luce alcune cripte servite negli anni come tombe dei vescovi e ossari. Oggi è possibile ammirarle effettuando una escursione nell'ipogeo dove sono conservati reperti archeologici e un presepe permanente ambientato nello scenario della città.
La cattedrale, per volere di Sua Santità Giovanni Paolo II, è stata elevata nel 1992 a Basilica Pontificia Minore.
Attraverso la Cappella del Battistero, si giunge nell'oratorio dell'Arciconfraternita della Morte dove si possono ammirare le statue raffiguranti la Passione di Cristo che vengono portate a spalla durante la processione del Venerdì Santo. Attraverso una scala si accede poi nelle "Cripta delle Mummie", un oratorio del Cinquecento nelle cui pareti sono state ricavate delle nicchie che conservano ancora i cadaveri mummificati di confratelli delle varie epoche.