Bando del Torneamento
Di Federico II di Svevia - Per lo Torneamento De' Rioni di Oria
Federicus, Dei gratia Romanorum imperator, semper augustus et Sicilie rex.
A lo Vescovo et Clero, a Baroni, Conti et militi, a Cavalieri armati e di grande paragio, a boni aventurosi d'onesta costumanza, per schiatta gentili et vertudiosi, sanza fallo e di gentil coraggio, a schermidori, giostratori et armeggiatori, a tutti homini fideli nostri di tutte virtuti copiosi et cortesi, prodi et savi in armi, a trovieri e giullari, sonatori et homine d'arte e d'onne maniera genti: maestri di gromanzia che giucassero cortesemente lor arti et loro incantamenti, a l'Universitate d'esta cittate d'OREA ad solemne memoria delle nozze di nostra Majestate cum la gente et plagente donzella di portatura pura et avenente, nobilissima madonna Isabella reina di Jerusalem;
istando perfetta la fabrica de lo Castello, lo quale per nostro disire fue edificato sopra lo piue alto de li Oritani colli, a perenne e secura significatione de le cure di Nostra Majestate inverso la fida et nobilissima Cittate D'OREA, vetusta et insigne intra le nobili genti et cittati et castella di terra d'Otranto;
volendo eziandio, per amor di cavalleria et grande bontate et bona nomea, commendare tanto fausto evento d'onore e dignitate e gentile alegranza per la Majestate Nostra, la Cittate D'OREA, lo Castello e lo tempo futuro;
acciò che le genti agiano nutrignamento di bona costumanza et sustentamento di virtute et cortesia, per iubilio del core ched entri ne la mente; mandiamo che bannito sia per la Terra lo Torneamento De' Rioni .
li valorosi campioni de' quattro Rioni d'esta Cittate d'OREA: Castello, Judea, Lama et Sancto Basilio, secondo nostra lege et bona usanza d'homini d'arme, senza onta o ver ferute e danno, o sie viltate et malvagio fallo, nobilmente farrono mostramento di lor virute innanzi a lo Imperatore ch'a Sua Corte l'appella et innanzi a gentili homini et madonne, ne lo campo di contrata "Salinelle", adorno d'insegne et arnesi, la dia octava del lo mese d'augusto a ora quinta appo lo desinare;
Ne la infrascripta ragunanza lo 'Mperador con bona pace li Cavalieri invita a certar con spada e lanza, per fare a l'altre genti dimostranza che gentilezza non sie for di coraggio;
Accurrano armeggiator con targhe e signa per rumpere e fiaccar bigordi e lanze, con cavagli affrenatori e dritti corridori, palafrenieri e destrier in pettorali adorni et in testiere con sonagli bandiere et coverte a molti intagli e zendagli e drappi di tutti i colori, d'oro, argento, azzurro et vermiglio et ornamenti senza simiglio;
Tutti veggian volentieri dinanzi a le donne leggiadre armeggiar vertuosamente li Cavalieri, senza disonore e villania, o sie senza crudele battaglia, prendere del campo e menar non di visagio, ancor ca l'elmi sieno affalsati et guasti;
Anella, lizza, scala et mazza et ponte et lanza et spada sieno le pruove ca se confano a si forte et robusta ragunanza, nel quale hom ch'agia virtude nol poria certo celare dinanzi a l'occhio fiso d'alcuna bella donna et cavaliere onesto, lo premio sie un magnifico "Palio".