Realtà e leggenda di un presunto incontro tra Federico II e San Francesco d'Assisi
Il cronista Arduino Terzi nella sua Cronologia della vita di San Francesco, riferisce che un giorno Federico II venne a sapere che un certo frate assisano, prendicando nel Regno, apostrofava con parole di fuoco i personaggi della sua Corte: essi non potevano certo ambire alla salvezza eterna, prigionieri com'erano del vizio e della lussuria.
Federico non si scompose; uomo di mondo, sapeva che il più delle volte coloro che predicano bene razzolano male. "Proviamo a metterlo alla prova" ordinò ai suoi; e scattò subito la trappola infernale.
Una sera Francesco fu invitato nel castello di Bari e, dopo una cena degna delle migliori libagioni imperiali alla quale partecipò solo come umile ma accorto spettatore, "gli fu preparato un comodo letto con un focolare dato che era inverno".
Mentre il poverello, come sua consuetudine, si accingeva a riposare sulla nuda terra, entrò nella camera una donna necessariamente giovane e bella che lo invitò a giacere con lui. Il frate non si turbò: raccolse dal fuoco alcuni carboni accesi, li distese in mezzo alla stanza e propose all'indesiderata ospite di stendersi lì sopra accanto a lui.
I curiali che si accalcavano alle fessure della porta per godersi la scena non vollero credere ai loro occhi. Corsero ad avvertire dell'insolita vicenda il loro signore che volle entrare nella stanza.
"Questi è veramente amico di Dio"commentò; e, rivolto al frate: "Alzati, Dio è con te e vera è la parola detta dalla tua bocca".
Testo curato da Carlo Fornari e Alberto Gentili